Con Gara 4 della Riveraine è finita Martedì la stagione della SAM Basket Massagno, eliminata 3-1 nella serie dei quarti di finale dei Playoffs dall’Union Neuchâtel Basket.
Dopo otto mesi di ottimo basket e grandi emozioni, Massagno ha fatto le valige, impacchettato sogni e speranze di un finale di stagione col botto, spento le luci delle SEM, ed è andata in vacanza.
Non è passata ancora una settimana dall’eliminazione dei quarti di finale ed ancora si fa sentire la delusione di chi, dopo una stagione passata a sorprendere tutti giocando un campionato nettamente al di sopra delle aspettative, aveva pian piano elaborato la convinzione di non essere più la cenerentola del campionato, ma una protagonista assoluta. Una stagione giocata a mille all’ora, tra Coppa svizzera, campionato e SBL Cup. Tante le partite e tanti anche i minuti nelle gambe che la SAM ha poi pagato a caro prezzo.
La serie contro il Neuchâtel era partita benissimo, e parliamo dei primi due minuti di Gara 1, ovviamente. Poi, il doppio infortunio di Roberson e Ongwae, caduto come un macigno sulle spalle e sulle gambe dei ragazzi che, nonostante un ritorno in campo a mezzo servizio del keniano, avevano visto volar via la prima contesa.
La testa, ma soprattutto il cuore avevano permesso alla SAM di ritrovare nella seconda gara casalinga il gusto della vittoria. Con il rientro di Roberson e del compagno di Università Ongwae, la SAM aveva trovato la benzina giusta per alimentare quel fuoco che ancora bruciava dopo la sconfitta iniziale. Il risultato di 81-68 in favore dei ticinesi sembrava poter lanciare la squadra verso la rimonta nella serie, ma la verità è che quella famosa benzina gettata sul rogo era l’ultima rimasta nel serbatoio.
A Neuchâtel non c’è stata quasi mai storia, salvo la prova d’orgoglio di Martedì dove i ragazzi hanno rischiato più volte il sorpasso prima di cedere nel finale. Un calo non tanto mentale, quanto piuttosto fisiologico. La squadra di Gubitosa ha pagato a caro prezzo la sua più grande dote, la generosità. I ragazzi sono infatti apparsi semplicemente “cotti”. Dopo aver dato tutto durante la stagione ed il 150% nelle prime due partite della serie Playoffs, la squadra ha pagato a caro prezzo lo sforzo in Gara 3 e Gara 4, cedendo la contesa ad un ottimo avversario. I neocastellani, infatti, bisogna riconoscerlo, avevano ed hanno tutt’ora sulla carta una squadra da titolo e questo non fa che risaltare ulteriormente la grande prestazione offerta dai nostri, capaci comunque di tenere tutto in bilico fino alla fine.
Passati un paio di giorni, giovedì sera la squadra è andata a cenare al Ristorante il Centro, dove, insieme allo staff e alla dirigenza, si è riso e chiacchierato nella “ultima cena” della stagione. Nessun rimpianto, nessun senso d’incompiutezza, ma solo grande soddisfazione e grande orgoglio per aver portato a termine la migliore stagione di sempre della Società. Tra abbracci e saluti commossi la dirigenza e la squadra si sono infine salutati prima che ognuno rincasasse a Massagno per l’ultima sera prima di prendere chi il volo e chi la macchina per ritornare a casa dalla propria famiglia.
Un gruppo fantastico, composto da ottimi giocatori e soprattutto da uomini straordinari che insieme hanno saputo raggiungere traguardi mai lontanamente sognati, dando a Massagno un motivo in più per essere orgoglioso della propria squadra di pallacanestro.
Momenti indimenticabili che ripercorreremo nelle prossime settimane, soffermandoci anche e soprattutto sulla mente e sul cuore di chi dall’agosto scorso aveva già capito che sarebbe stata un’annata ricca di soddisfazioni…
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